OGGI GIORNATA MONDIALE DELLE ZONE UMIDE, “MA LE STIAMO PERDENDO!” DENUNCIA LEGAMBIENTE
Il 2 febbraio si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide, ricorrenza della data di sottoscrizione della Convenzione di Ramsar (2 febbraio 1971) che ha sancito la tutela, a livello mondiale, di queste aree particolarmente importanti per la conservazione della biodiversità sul Pianeta, ma altrettanto fragili e delicate. A metterle in pericolo è la forte pressione antropica.
L’inquinamento diffuso, gli scarichi industriali e civili, il massiccio sfruttamento delle risorse, il consumo di suolo hanno portato alla perdita – nell’ultimo secolo – del 64% delle zone umide della Terra. I siti Ramsar individuati in Italia sono attualmente 53 per una superficie totale di oltre 60.000 ettari, presenti in 16 regioni. Si tratta di ambienti e paesaggi molto significativi: i laghi, le torbiere, i fiumi e le foci, gli stagni, le lagune, le valli da pesca, i litorali con le acque marine costiere. In queste aree viene garantita la conservazione dei più importanti ecosistemi umidi nazionali, le cui funzioni ecologiche sono fondamentali, sia come regolatori del regime delle acque, sia come habitat di una particolare flora e fauna. Le zone umide costituiscono infatti un ambiente perfetto alla sosta e al rifugio di numerosi uccelli migratori come la volpoca, le fischione, il piovanello, il gabbiano roseo e l’avocetta. Celebrando la Giornata mondiale delle zone umide vogliamo ribadire l’importanza di questi luoghi straordinari dal punto di vista naturale e ambientale, valorizzare il contributo che offrono alla conservazione della biodiversità e alla diffusione del turismo naturalistico come grande occasione di sviluppo sano e sostenibile per i territori. (Comunicato di Legambiente. Fotografie di Miriam Iantaffi)