Il popolo Argentino scende in piazza al grido di “giustizia per Nisman!”
A un mese dalla morte del procuratore Alberto Nisman, migliaia di Argentini sono scesi in piazza, in tutto il Paese, per chiedere al governo verità e giustizia. Una marcia di protesta, della quale in Italia nessuno sembra ancora essersi accorto. Nella Capitale, Buenos Aires, neanche la pioggia ha fermato il corteo e quella moltitudine silenziosa, armata solo di ombrelli, deve aver fatto un rumore assordante tra le stanze del potere Argentino. La folla è confluita nella storica Plaza de Mayo, proprio davanti alla “Casa Rosada”, sede della presidenza. Alberto Nisman, dopo anni d’indagini, era da poco arrivato a una svolta decisiva nell’inchiesta sul tragico attentato del 1994 al Centro Ebraico Argentino, che costò la vita a ottantacinque persone.
Il procuratore aveva infatti accusato il Presidente Fernandez di avere coperto dei terroristi Iraniani, ritenuti colpevoli del bombardamento. Avrebbe dovuto testimoniare contro il Presidente, ma è stato trovato morto il 18 Gennaio scorso, prima del processo, in circostanze mai chiarite. Nulla che faccia pensare a un furto nel suo appartamento, trovato perfettamente in ordine. Poco plausibile l’ipotesi di un suicidio. Il popolo Argentino ora chiede di sapere e, ricalcando quel “jesuis charlie” che è ormai divenuto il simbolo della libertà d’informazione, ha coniato l’hashtag “yosoynisman” (io sono Nisman). Quando il mese scorso abbiamo dato la notizia della morte di Alberto Nisman, appresa da amici Argentini e da una nicchia di stampa internazionale, nessuno in Italia sembrava dar peso all’accaduto. Non una parola al riguardo è stata spesa dai media nel nostro Paese, né TV né stampa ne hanno accennato. Forse, oggi, l’eco di quella folla silenziosa arriverà lontano, a smuovere davvero le coscienze, perché non si può restare totalmente indifferenti di fronte alla realtà di un uomo, morto -in circostanze mai chiarite- per aver fatto il suo dovere. Gli attivisti Argentini non si fermano e una nuova marcia è prevista per il prossimo 27 Febbraio. (M.I.)