Pasqua e Pasquetta: eventi, tradizioni e ricette
La Pasqua Cristiana ed Ebraica
La Pasqua è una delle festività più importanti del Cristianesimo, celebra la Resurrezione di Gesù Cristo, che, secondo le scritture sacre, avvenne tre giorni dopo la crocifissione. Il termine “Pasqua” deriva dall’ebraico “Pesach”, che significa “passaggio”. La festività commemorava infatti l’attraversamento del Mar Rosso e quindi il passaggio, per il popolo Ebraico, dalla schiavitù d’Egitto a una condizione di libertà. Gli ebrei, durante la festa, non consumano pane lievitato ma esclusivamente azzimo, mentre i cristiani si astengono dagli accessi alimentari per tutto il periodo della quaresima, che precede la Pasqua. Secondo i credenti cristiani, Gesù, con la “Passione” in croce e la sua sofferenza, libera gli esseri umani dal peccato originale e rinasce a nuova vita. La Pasqua dunque indica, oltre alla resurrezione, la nascita di un nuovo regno di Dio. Si celebra nella prima domenica successiva al Plenilunio che segue l’equinozio di primavera. La Pasqua cristiana cade pertanto, sempre, tra il 22 Marzo e il 25 Aprile. Quest’anno si festeggia il 5 Aprile.
Come nasce l’uovo di Pasqua?
All’uovo, da sempre, sono attribuiti significati connessi a riti propiziatori, celebrati per il fiorire delle piante, per la nascita del sole e per la fecondità. L’uovo, chiaramente, simboleggia la nuova vita. Attraverso i secoli si è diffusa l’usanza di regalare uova ad amici e parenti per festeggiare la Resurrezione di Gesù Cristo. Già nel Medioevo esisteva l’abitudine di scambiarsi uova benedette in chiesa e, con il tempo, il rito si consolidò e alle uova di gallina si aggiunsero quelle di cioccolata, dopo la scoperta del cacao da parte di Cristoforo Colombo, che lo importò in Europa. Prima del 1500, il cacao era noto esclusivamente agli Indios, che lo chiamavano “cibo degli Dei”. L’usanza di inserire nell’uovo di Pasqua una sorpresa sembra che risalga alla seconda metà del 1500. La sorpresa, come sappiamo, è ciò che più diverte e stimola la curiosità e la gioia dei bambini nel giorno di Pasqua. Tuttavia, anche gli adulti hanno trovato il modo di concedersi qualche lusso in occasione di questa festa unica. Pensiamo alle “uova imperiali” russe, di Peter Fabergé. L’ orafo degli Zar realizzò, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, delle vere e proprie opere d’arte, con oro e pietre preziose. Oggi le uova Fabergé originali sono esposte, come rarità, in vari musei del mondo: dalla Russia alla Germania, agli Stati Uniti d’America.
Pasqua e Pasquetta tra riti, occasioni e tradizioni d’Italia
In Italia numerose processioni commemorano, ogni anno, la Passione e la Resurrezione di Gesù Cristo. A Roma è immancabile la Via Crucis il venerdì santo, al Colosseo e lungo i Fori Imperiali. Il fermento legato alle tradizioni religiose è sentito anche nei paesi ed è fortissimo al Sud, dove sacro e folklore danno vita a un connubio mistico unico al mondo. Durante tutta la settimana sacra, l’Isola di Procida, nel Golfo di Napoli, vive un fermento religioso caratterizzato dalla “processione degli apostoli” e dalla “processione dei misteri”, da rappresentazioni sacre della Passione e della Resurrezione di Cristo.
Anche i paesi della Sicilia organizzano una mistica Via Crucis, con processioni caratterizzate dalla statua della Madonna coperta da un velo nero, con Gesù che la precede, in una bara dorata. La domenica di Pasqua, in Sicilia, si festeggia all’insegna dei dolci, da regalare ad amici e parenti: tipico il torrone con la ciciulena (sesamo), i biscotti con la liffia, preparati con un impasto di uova, pastafrolla e zucchero sciolto; le cassatine con uova e ricotta e infine, per i bambini, in particolare, i “cavallucci”: biscotti a forma di cavallo, con alla base una coroncina di pane, sulla quale viene posto un uovo sodo. Nel Lazio, invece, così come in altre regioni del centro, si fa colazione con prosciutto, salumi, la classica “pizza salata” o “pizza al formaggio”, le uova sode e quelle di cioccolata, per concludere con l’immancabile colomba Pasquale.
Se la Pasqua è all’insegna di eccessi alimentari, il lunedì di Pasquetta si festeggia tradizionalmente fuori porta. Non mancano iniziative culturali per chi resta in città, né possibilità di fare i classici pic nic. A Roma, Villa Borghese, Villa Panphili, Villa Ada, il Giardino degli Aranci, il Pincio, il parco della Casa del Jazz, il laghetto dell’Eur, sono alcuni tra i luoghi verdi più frequentati. In Abruzzo, regione ricca di cime immerse nel verde, sono caratteristici i falò in montagna. Al Sud, in Sicilia, Puglia e Calabria, c’è invece già chi non rinuncia ad un bel tuffo in mare. Ricordiamo, infine, che il giorno di Pasquetta viene anche detto “lunedì dell’Angelo”, in quanto si commemora l’incontro dell’Angelo con Maria e le donne giunte al sepolcro di Cristo. La Pasquetta non si festeggia in tutto il mondo, ad esempio in Ontario (Canada) e in Usa è un giorno lavorativo come un altro, quindi per una volta godiamoci un privilegio che altri Paesi c’invidiano, trascorrendo una giornata piacevole di festa. (M.I.)
Ricette di Pasqua. La colomba artigianale, fatta in casa dalla nonna
Ingredienti: 3 uova biologiche; 100 gr di burro; 200 gr di zucchero; 350 gr di farina per dolci; un bicchiere di latte (di mucca oppure di soia, a scelta); una fiala di aroma per dolci alle mandorle; una fiala di aroma per dolci all’arancia; una fiala di aroma per dolci al limone; una bustina di lievito per dolci; 200 grammi di cedro candito; granella di zucchero e 150 grammi di mandorle sbucciate per la decorazione finale.
Preparazione: separare i tuorli dagli albumi delle uova; sciogliere il burro a bagnomaria; mescolare i rossi con lo zucchero, il burro fuso, la farina, il latte, tutte le fiale di aromi, il lievito e il cedro candito. Fare amalgamare bene tra loro gli ingredienti (tranne la granella e le mandorle sbucciate, che andranno aggiunte alla fine); infine montare a neve gli albumi e incorporarli piano piano. Versare il composto in una teglia a forma di colomba (con sotto la carta forno) e decorare, infine, la superficie con le mandorle sbucciate e la granella. Preriscaldare il forno per dieci minuti a 140 gradi, inserire la teglia e farla cuocere per 50 minuti. A fine cottura toglierla dal forno e lasciarla raffreddare almeno un’ora. Sarà buonissima anche nei giorni successivi, se conservata in un contenitore ermetico.