Italia al 77° posto nel mondo per la libertà di stampa
L’organizzazione internazionale RSF, Reporters Sans Frontiere, in Inglese Reporters without borders, ovvero Giornalisti senza frontiere, ogni anno redige una mappa di 180 Paesi, classificati in base alla libertà di stampa. La classifica del 2016 vede ai primi tre posti rispettivamente Finlandia, Paesi Bassi e Norvegia, seguiti da Danimarca e Nuova Zelanda, alla quarta e quinta posizione. Al 77° posto troviamo l’Italia, che è scesa di quattro posizioni rispetto all’ anno passato e sulla mappa è identificata con il colore arancione -che indica una situazione molto problematica per la stampa- e un punteggio di 28.93. L’indice matematico di libertà di stampa viene calcolato tenendo conto di sette diversi fattori: pluralismo; indipendenza dei media; ambiente in cui opera l’informazione; legislazione; trasparenza; infrastrutture -questo parametro misura la qualità delle infrastrutture e dei mezzi che supportano la produzione di testate giornalistiche; abusi–ultimo parametro, ma non per importanza: tiene conto degli atti di violenza e d’ intimidazione contro i giornalisti. Ne viene fuori una mappa della libertà di stampa, che offre una visuale chiara con punteggi e colori: da 0 a 15 punti e colore bianco, ottima libertà d’informazione; da 15.01 a 25 e colore giallo, abbastanza buona; da 25.01 a 35 e colore arancione, problematica -è qui che secondo RSF si posiziona l’Italia-; da 35.01 a 55 e colore rosso, cattiva; da 55.01 a 100 e colore nero, pessima libertà d’informazione. L’Italia, con il suo settantasettesimo posto in classifica, si posiziona subito dopo la Moldavia (76) e prima del Benin (78). All’ ultimo posto in classifica (180) troviamo l’Eritrea, subito dopo la Corea del Nord.
Non dimentichiamo che il 3 Maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa. Negli ultimi dieci anni, oltre 600 giornalisti sono stati uccisi per aver raccontato i fatti e nella maggior parte dei casi non agivano in zone di guerra. Il Segretario-Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e il Direttore Generale dell’UNESCO, Irina Bokova, hanno sottolineato che la libertà di stampa è un diritto riconosciuto dall’ articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, come “essenziale alla costruzione di una società libera e democratica… prerequisito per la protezione e la promozione di tutti gli altri diritti umani”. In termini ancora più semplici, in un Paese dove l’informazione non è indipendente e libera, nessuno può considerarsi pienamente libero. La libertà di stampa è un diritto sancito anche dal nostro ordinamento e specificatamente dall’ articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana. (M.I.)
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