Allarme rifiuti: la politica, “dal basso” e “dall’alto”
Il Ministero dell’Ambiente ha adottato e diffuso le linee guida fondamentali per la riduzione dei rifiuti, presentandole a conclusione della “Settimana Europea riduzione rifiuti”, alla quale abbiamo preso parte. Un evento importante, che si svolge ogni anno, con la partecipazione di migliaia di cittadini, realtà associazionistiche, aziende statali e private. C’è da dire che, a Roma, conosciamo bene tutti, da tempo, le regole della raccolta differenziata. Ciò nonostante, c’è ancora chi inquina come se non sapesse leggere, ostacolando le buone pratiche dei più consapevoli. Nella nostra zona, ad esempio, abbiamo la raccolta porta a porta da diversi anni –viene effettuata in appositi stanzini o gabiotti condominiali, dove sono raccolti i rifiuti di uno o più palazzi di un comprensorio. Esclusivamente i condomini hanno le chiavi di tali stanzini, oltre agli operatori ecologici-. Più volte, sono stati distribuiti i volantini che spiegano come differenziare i rifiuti. Siamo dotati, da circa dieci anni, di secchi per: rifiuti organici; plastica; carta; indifferenziata. Negli ultimi quattro anni, si sono aggiunte, in strada, le campane verdi per i rifiuti in vetro. Tuttavia, c’è sempre, tra i condomini dei palazzi, chi getta l’umido nella carta, chi la plastica nell’organico, come a sfregio, a voler rovinare la raccolta differenziata degli altri. Se, a tale pratica incivile, si aggiunge il fatto che Ama Roma -l’azienda comunale preposta alla raccolta- spesso non passa per giorni a ritirare i rifiuti, nonostante gli alti bollettini Tari pagati da noi romani, la situazione diventa davvero esplosiva. Innanzitutto, vorremmo sfatare un mito: gira voce che i rifiuti, nella capitale, vengano gettati tutti insieme dagli operatori, e che la differenziata sia soltanto un modo per prendere in giro i cittadini. Non è vero. Si tratta della solita leggenda metropolitana, che non può vantare uno straccio di prova e mira a vanificare qualsiasi azione virtuosa in circolazione. I rifiuti vengono differenziati dal comune ed esistono gli strumenti appositi per farlo, ma ovviamente gli operatori non possono mettersi a separare l’umido gettato impunemente dagli incivili nel secchio della carta o della plastica e, se i cittadini gettano impropriamente i propri rifiuti, non si può effettuare il riciclo. In poche parole, se proprio non avete tempo, o voglia, oppure consapevolezza, gettate tutta la vostra immondizia nel secchio dell’indifferenziata, piuttosto che in giro, o piuttosto che trasformare ogni secchio in indifferenziato ed impedire anche agli altri di effettuare una pratica corretta. Certo, se gli operatori preposti alla raccolta, passassero più spesso a ritirare i rifiuti, eviteremmo anche spiacevoli accumuli. Non vogliamo fare la paternale a nessuno, ma ricordiamo che la politica non è fatta esclusivamente di azioni dall’alto. In Parlamento ci sono i nostri rappresentanti. Ogni giorno, noi cittadini facciamo politica, vivendo la quotidianità della nostra vita ed assumendocene la responsabilità. Soltanto dopo aver fatto la nostra parte, possiamo davvero esigere di essere rappresentati al meglio. (M.I.)
Aggiornamento 12/12/2017. Di seguito, rifiuti in zona Colli Aniene, Roma, IV Municipio. In alcune vie del quartiere vi sono degli stanzini condominiali, ove viene accumulata l’immondizia. In altre vie, i secchi sono in strada, come possiamo vedere dalle foto. Precisiamo che la situazione, in merito ai rifiuti, non differisce particolarmente dalle altre zone di Roma, ma è più o meno la stessa in tutti i municipi. I rifiuti restano spesso accumulati per lunghi periodi ed eccedono la capienza dei secchi.