“Roma è civile” ma in Parlamento 3000 emendamenti contro le Unioni Civili
Al Campidoglio di Roma, il 21 Maggio, sono avvenute le registrazioni di 21 unioni civili. Un segnale chiaro, da parte di Ignazio Marino, sindaco della Capitale, per esprimere una volontà di cambiamento. Le registrazioni non hanno, però, validità legale nel nostro Paese, in mancanza di una legge dello Stato. Il disegno di legge per disciplinare le unioni civili e le coppie di fatto è ancora in corso d’esame in commissione al Senato della Repubblica Italiana.
GIOVANARDI PRESENTA TREMILA EMENDAMENTI AL DDL CIRINNÀ SULLE UNIONI CIVILI
Il disegno di legge Cirinnà è ancora in discussione in Commissione, al Senato Italiano. Sono scaduti i termini per la presentazione degli emendamenti e ne sono arrivati in aula, seguendo il corretto iter istituzionale, circa quattromila, di cui ben tremila di Carlo Giovanardi, noto oppositore della legge. Viotti, europarlamentare Pd, dichiara da Bruxelles: “Ora spero che si vada avanti. Se il nostro partito decide che è quella la legge da offrire ai cittadini, la si approvi prima possibile”. Il ddl Cirinnà, lo ricordiamo, è stato presentato dalla maggioranza formata da Movimento 5 stelle e Pd e rappresenta un primo riconoscimento per le coppie di fatto, sia eterosessuali, sia omosessuali. Per questi ultimi resterebbe esclusa la possibilità di adottare nel nostro Paese e rimarrebbe impossibile contrarre matrimonio in Italia, ma potrebbero essere riconosciute le unioni contratte all’estero, qualora il ddl venisse approvato. Anche su quest’ultimo punto, Giovanardi si dichiara contrario e con lui tutta l’Area Popolare e la destra Italiana. (M.I.)