Luigi Tenco poeta senza tempo
Luigi Tenco, cantautore e poeta senza tempo, nasce il 21 Marzo del 1938 a Cassine, in Piemonte. Fonda il suo primo gruppo musicale nel 1953: la “Jelly Roll Boys Jazz band“. Incide il suo primo EP nel 1959, solo quattro brani: Mai/Giurami tu/Mi chiedi solo amore/Senza parole. Nei successivi dischi cerca di utilizzare degli pseudonimi, per evitare problemi legati ai suoi studi universitari in Scienze Politiche. Il primo 33 Giri esce nel 1962, spiccano i brani “Mi sono innamorato di te“, “Angela” e “Cara Maestra”. Quest’ultima canzone gli causa un allontanamento dalle trasmissioni Rai per ben due anni, non viene approvata dalla commissione per la censura. Nel 1967 partecipa al Festival di Sanremo, con la canzone “Ciao amore ciao” ma è eliminato. Tornato in Hotel viene ritrovato, nella sua stanza, esanime, con un foro di pallottola alla testa. La sua morte viene schedata come suicidio ma in molti hanno avanzato la tesi dell’omicidio. Il criminologo Francesco Bruno ha definito la morte di Tenco “delitto perfetto”. Nella vita dell’artista pochi e grandi amori, il più noto quello con la cantante Dalida, che interpretò vari suoi brani. Di certo Luigi Tenco è stato un grande cantautore, probabilmente troppo avanti per il suo tempo, tanto da essere amato da quattro generazioni. Noi abbiamo scelto di ricordarlo con un quadro che lo ritrae insieme all’immenso amore di tutta la sua vita: la chitarra e con, in didascalia, un’idea che rappresenta lui e noi.