trivelladi Miriam Iantaffi

Non è stato raggiunto il quorum al referendum del 17 Aprile: le trivelle entro le 12 miglia marine dalle nostre coste resteranno attive, con il rinnovo automatico delle licenze e senza scadenza, fino ad esaurimento totale delle risorse. Ricordiamo che dal 2013 -un anno prima dell’insediamento di Matteo Renzi come Presidente del Consiglio- è già vietata  la costruzione di nuove piattaforme entro i 22 km dalle coste Italiane.  Comunichiamo i dati emersi dal referendum sulle trivellazioni, prendendo come unica fonte valida i risultati dei seggi, pervenuti al Ministero dell’Interno. In Italia, ha votato il 32,2% degli aventi diritto, all’estero il 19,7%. Complessivamente il 31,2% dei cittadini. 15.806.788 votanti su 50.675.406 elettori. Nello spoglio delle schede, stravince il SI con l’86,44%.  Interessante esaminare i dati regione per regione. In Basilicata, territorio definito il Texas d’Italia, il quorum è stato raggiunto: il 50,2%  dei cittadini ha scelto di recarsi alle urne nell’assolata domenica del 17 Aprile, barrando SI sulla scheda elettorale, per il 96,4%. Anche in Puglia si registra un’alta partecipazione, con il 41,6% dei votanti, i quali hanno barrato il SI sulla scheda elettorale nel 95% dei casi. Lazio, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, rispecchiano la media nazionale, con il 32% dei votanti. La percentuale più bassa in Trentino Alto Adige, dove si è recato alle urne il 25% degli aventi diritto al voto. Scarsa partecipazione al referendum anche in Calabria -27%-; Campania –26%-; Umbria e Sicilia -28%-. Le altre regioni si attestano su percentuali attorno alla media nazionale. Soddisfatto il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che dopo aver invitato gli Italiani all’astensione dal referendum, twitta:  “Risultati ottimi. I lavoratori hanno vinto, qualche consigliere regionale ha perso. Adesso al lavoro per un’Italia più forte.” Il Comitato Ferma le Trivelle scrive: “Oltre Quindici milioni di persone immaginano un Paese diverso, dove non si debba scegliere tra salute e occupazione, tra sviluppo e rispetto dei territori. Ripartiamo da questo dato straordinario ed entusiasmante per ricostruire un percorso di battaglie ambientali e di rivendicazione di un modello energetico diverso!”  Lo scrittore Erri De Luca, twitta: “Chiamato sbloccaitalia è invece svenditalia, al ribasso e al peggiore offerente. La metà più UNO per sfiduciare il curatore fallimentare.” 

pescimortiSalvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, ucciso dalla mafia, posta sulla sua pagina ufficiale un commento, accompagnato dall’immagine di una costa marina con pesci morenti, portati a riva dalla corrente. Scrive: “Abbiamo perso una battaglia ma non per questo quello per cui combattevamo cessa di essere giusto. Ha vinto l’indifferenza, hanno vinto le ragioni dei petrolieri, di chi distrugge l’ambiente pur di aumentare i propri profitti, di chi agita lo spettro del lavoro perso per poche centinaia di posti di lavoro sulle piattaforme, quando sono a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro in quella che è la nostra vera, unica ricchezza: il turismo. Quello che è davvero grave è che ha perso la democrazia se a vincere sono quelli, che, dall’interno delle stesse nostre istituzioni, hanno spinto a non esercitare il nostro unico, residuo diritto democratico, il voto.”

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