Leonardo e i Tesori del Re in mostra
Dopo ben 3 anni tornerà in esposizione L’Autoritratto di Leonardo, attorno al quale gravitano leggende su “poteri magici e straordinari.”
Fino al 15 Gennaio 2015 sarà possibile visitare la mostra Leonardo e i Tesori del Re, presso la Biblioteca Reale di Torino. Si tratta di un’ importante collezione, un centinaio di capolavori, opere di Leonardo da Vinci, Raffaello, Carracci, Perugino, Van Dyck e Rembrandt, oltre a codici miniati, carte nautiche, incunaboli e autografi di importanti autori della nostra Letteratura. Sicuramente l’attenzione maggiore si concentra attorno all’ Autoritratto di Leonardo Da Vinci, che fu esposto, per l’ultima volta, alla Venaria Reale nel 2011, per la mostra Leonardo. Il genio e il mito, in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Il ritratto è stato eseguito con matita sanguigna su carta, intorno al 1515 ed è straordinario come si sia mantenuto fino ai nostri giorni, tanto quanto straordinaria è la storia che lo ha portato ad essere patrimonio comune dell’umanità e non un pezzo da collezione di qualche privato. Nel 1839, il re Carlo Alberto di Savoia lo acquistò, insieme ad altre opere d’arte, da Giovanni Volpato, un collezionista. Il re pagò la collezione ben 50.000 lire, che all’epoca era una cifra incredibile, se pensiamo che un professionista guadagnava all’incirca 1000 lire l’anno. Per Torino circola ancora un’antica leggenda, secondo la quale lo sguardo di Leonardo da Vinci in questo autoritratto è così intenso che la grande forza del genio passa a chi l’ osserva. Addirittura, secondo alcune fonti, fu l’eccezionale potere magico attribuito all’Autoritratto, più che il suo valore culturale ed economico, la ragione del suo spostamento da Torino a Roma durante la seconda guerra mondiale. Grazie ad un’operazione di intelligence, il quadro fu trasportato, infatti, in gran segreto e nascosto in un luogo sicuro a Roma, per evitare che finisse nelle mani dei nazisti. Secondo la leggenda, Hitler voleva impossessarsene per avere ancora più potere. Dopo la guerra, l’autoritratto tornò al suo posto nella Biblioteca Reale. Indipendentemente dai miti e dalle leggende esoteriche che gravitano attorno alla figura di Leonardo Da Vinci, l’autoritratto rappresenta senza dubbio un capolavoro d’inestimabile valore per la città di Torino e per l’Italia intera e bene ha fatto la Regione Piemonte ad investire sulla conservazione dell’opera e sull’esposizione. I visitatori della mostra potranno contemplare l’autoritratto del Genio del Rinascimento entrando in gruppi di massimo 50 persone alla volta. La temperatura, che di solito viene mantenuta costante a 20 gradi, è stata leggermente abbassata nel caveau, al fine di compensare il calore che i corpi delle persone emanano. (Miriam Iantaffi)