PROCESSO ERRI DE LUCA: NESSUN AUMENTO DEI REATI NO TAV IN SEGUITO ALLE DICHIARAZIONI DEL POETA
AGGIORNAMENTI del 19/10/2015. Siamo felici di comunicare che Erri De Luca è stato assolto, dal Tribunale di Torino, in base all’articolo 530 CPP.
Il 16 Marzo è iniziato il processo contro Erri De Luca. L’accusa ha portato in aula Giuseppe Petronzi, dirigente della Digos, ma pare non sia riuscita a dimostrare alcuna correlazione tra gli episodi di violenza imputati al movimento No Tav e le parole del poeta. Erri De Luca ha commentato il processo sulla sua pagina ufficiale, sottolineando che l’istigazione è una prerogativa divina e appartiene ai profeti, non agli scrittori. Riportiamo testualmente le sue dichiarazioni: “16 marzo 2015, a domanda del giudice se si sia riscontrato un aumento di episodi ostili al cantiere TAV in seguito alle mie frasi incriminate del settembre 2013, il dirigente della questura di Torino risponde no. Da quando sono imputato di istigazione a commettere delitti, ammetto che qualche volta ho creduto alla fantasia dell’accusa, che mi assegnava poteri per me soprannaturali. Da lettore di scritture sacre so che l’istigazione è una prerogativa divina e investe i profeti. Loro sono scaraventati a compiere parole dettate a caldo nel loro ascolto. Dunque le mie parole incriminate non hanno prodotto nessuna variazione nel numero dei reati commessi contro il cantiere TAV. Rientro in buon ordine nelle prerogative di scrittore, di uno che può istigare lettori e non esecutori. Mi spiace di arrecare disturbo con questa incriminazione troppo ambiziosa per me e, voglio credere, per chiunque. Forse sono il primo scrittore imputato di istigazione, ci tengo a essere l’ultimo e vorrei che si abrogasse quell’articolo del codice penale di epoca fascista oppure che non venisse applicato mai più.” Il processo è stato rimandato a Maggio. (M.I.)