La Svezia è leader mondiale nell’eliminazione dell’inquinamento da metalli pesanti, secondo l’EPI 2018 (Environmental Performance Index), redatto dalla Yale University e tra i migliori Paesi al mondo per il rispetto dei diritti delle persone LGBT.

Tra i Paesi della Scandinavia che abbiamo avuto la fortuna di visitare, la Svezia ci ha conquistato. In particolare, la capitale, Stoccolma, ci ha colpito per diverse ragioni: la sua conformazione, le sue attrattive artistiche e anche, last but not least,  l’accoglienza dei suoi abitanti. Gli Svedesi difficilmente rinunciano al sorriso e sono di un’educazione unica, anche se comparata con quella di altri popoli “vichinghi”, come i vicini Danesi. Stoccolma sembra galleggiare come un miraggio colorato sul Mar Baltico. È la città degli Abba, dei Nobel, di Pippi Calzelunghe. Un’ oasi anche per gli amanti della natura e dello sport, con barche d’interesse storico e piste ciclabili che attraversano l’intero centro abitato. Il comune è costituito da una serie d’ isolette, quattordici in tutto, collegate l’una all’altra da ponti, attraversabili anche a piedi. È possibile visitare centinaia di luoghi a costo zero –il museo a cielo aperto delle imbarcazioni, i giardini dell’isola di Djurgarden, il museo d’Arte Moderna, quello Medievale, il Museo della Danza- o perdersi nei vicoletti del centro storico, Gamla Stan.

Sicuramente unico il museo umano all’aperto di Skansen, che riproduce fedelmente la Svezia dei tempi andati, con architetture originali, ricostruzioni delle antiche abitazioni Svedesi e persone in costume dell’epoca.

“Dai andiamo a Stoccolma, dove se mangi stai colma…Dove potrai dire con calma…Io sto colma a Stoccolma…” Cantava Rino Gaetano. In effetti, le porzioni di cibo servite sono extralarge e un’esperienza gastronomica a prezzo contenuto da provare  è la fika: una tazza di espresso, o un tè, accompagnati da biscotti, o da una fetta di torta Svedese. La fika è la loro pausa caffè, con amici, colleghi o parenti.

Per quanto riguarda l’organizzazione della società, vige il modello sociale Scandinavo, che garantisce ai cittadini un buono standard di vita, sotto ogni profilo, dalla nascita fino alla terza età. Servizi sanitari gratuiti, scuole, numerosi parchi giochi e strutture a disposizione di bambini ed anziani. Da sottolineare, la cura per l’ambiente e la diffusione, lungo il percorso cittadino, di piste ciclabili, che collegano tutte le zone del comune, rendendole raggiungibili senza il ricorso alle macchine. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, autobus e metropolitana sono decisamente efficienti, anche se abbastanza costosi, se comparati  con quelli Italiani. Le isolette sono collegate tra loro anche da battelli che passano di frequente e sono alla portata di tutti. Onde evitare lo spreco di carta, si utilizzano abbonamenti su schede magnetiche -disponibili anche per i turisti-. Per la riduzione dei rifiuti, si attua la raccolta differenziata ed un ottimo sistema di riciclo della plastica (diffuso anche in Danimarca). Ogni consumatore che acquista una bottiglia di plastica in un supermercato, si trova conteggiato sullo scontrino un prezzo extra, che deve pagare per il contenitore. Potrà  riavere indietro quella somma, come buono da spendere, in un qualsiasi supermercato, riconsegnando la bottiglia di plastica, in uno degli appositi macchinari a disposizione nei vari market. Un sistema decisamente intelligente, per rendere consapevoli le persone del riciclo. Anche gli homeless, o le persone che vivono ai margini, raccolgono notevoli quantità di plastica, per riconsegnarle negli appositi macchinari e poter utilizzare i buoni per la spesa, contribuendo a tenere la città pulita. La Svezia vanta, inoltre, un grande primato: è leader mondiale nell’eliminazione dell’inquinamento da metalli pesanti, secondo l’EPI 2018 (Environmental Performance Index), redatto dalla Yale University. Numero 1 al mondo -l’Italia si trova invece, purtroppo, al 41esimo posto, secondo lo stesso indice di valutazione-. Una corretta gestione dell’inquinamento da metalli pesanti può ridurre significativamente i connessi rischi per la salute. La Svezia ha tra i livelli più bassi di esposizione al piombo e i suoi abitanti sono esenti dai rischi per la salute associati a questo metallo. Il successo può essere attribuito alla riduzione graduale della benzina con piombo negli anni ’70, ai rigorosi meccanismi di monitoraggio della salute pubblica e alla diffusione delle piste ciclabili. Inoltre, la Svezia è ai primi posti nelle classifiche dell’ONU sullo sviluppo umano. I diritti civili delle persone lesbichegaybisessuali e transgender (LGBT) sono rispettati  ed anche in tale ambito possiamo considerare il Paese un leader mondiale.  I rapporti tra persone dello stesso sesso non sono considerati illegali fin dal lontano 1944 -nello stesso periodo, in Germania e in Italia, lo ricordiamo, i gay e le lesbiche venivano arrestati e mandati al “confino” o nei campi di concentramento-. La croce celtica, che sovente s’incontra girando per Stoccolma,  non ha alcuna connessione con il nazifascismo, è importante sottolinearlo. Mentre in Germania e in Italia è  stata utilizzata come simbolo della destra storica, in Svezia essa altro non è che la testimonianza dei Celti su queste terre e fu utilizzata anche dai Vichinghi. È un simbolo solare, ed è considerata un tramite tra mondo terreno e mondo celeste. Tornando alla storia contemporanea, la Svezia è divenuta anche il primo Paese al mondo a consentire alle persone transgender di poter cambiare legalmente genere  nel 1972. L’omosessualità è stata declassificata dall’elenco delle malattie mentali nel 1979. La discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale o dell’espressione e dell’identità di genere è stata vietata a partire dal 1987. Nel 1995, la Svezia ha introdotto le unioni civili tra persone dello stesso sesso (ventuno anni prima che in Italia, dove sono state introdotte nel 2016). Nel 2009, ha legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso -in Italia, invece, il matrimonio egualitario, ancora non esiste-. Inoltre, dal 2003, gay e lesbiche possono accedere all’ adozione, mentre le coppie lesbiche hanno avuto pari accesso alla fecondazione in vitro e alla fecondazione artificiale assistita dal 2005 -In Italia, ancora non esiste per gay e lesbiche il diritto all’adozione e non hanno accesso alla fecondazione artificiale. Esclusivamente il genitore biologico è riconosciuto dalla legge, alla nascita del bambino-. Oggi, la Svezia è nota anche per il suo sistema d’istruzione all’avanguardia. I cittadini hanno una cultura medio alta e, in alcune scuole dell’infanzia, gli alunni non vengono identificati in base al loro genere. A Stoccolma,la più nota è certamente Egaliain cui bambine e bambini sono libere e liberi di giocare come vogliono, vestirsi da principesse o cavalieri, con qualsiasi colore, senza che nessun adulto li diriga o li influenzi nelle loro scelte di gioco. I piccoli, oltre ad essere lontani dagli stereotipi di genere, sono incoraggiati al rispetto l’uno dell’altra e, per rivolgersi a loro, le maestre e i maestri utilizzano il nome di battesimo, oppure il pronome neutro hen –derivato dal Finlandese hän–  valido per lei e per lui. Per concludere, in Svezia, si respira aria piú  pulita, dai metalli pesanti ed anche dai pregiudizi. (M.I.)

Fotoreportage di Miriam Iantaffi

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