L'arte di strada arriva in Tunisia

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L’arte di strada oltrepassa i confini dell’Occidente

Un vero e proprio museo a cielo aperto in Tunisia:

150 artisti decorano Djerba

 

 

di Simone Perrotti

Novembre 2014

 

Chi non ha mai sentito nei notiziari parlare di Banksy, l' artista e writer inglese protetto dall' anonimato che opera in diverse parti del mondo, perfino in Giosgiordania o Italia? E come non ricordare il murales con Papa Francesco in veste di supereroe? La "street art" ormai è diventata parte integrante del paesaggio urbano delle metropoli occidentali ma da oggi lo sarà anche di un' altra parte del mondo. A Erriadh, antico villaggio ebraico nell' isola di Djerba, in Tunisia, si è compiuto un rivoluzionario capitolo della street art. Creando un vero e proprio museo a cielo aperto 150 street artists di 30 diverse nazionalità hanno aderito al progetto "Djerbahood" promosso dalla famosa galleria parigina Itinerrance. Nei mesi di Luglio e Agosto, gli artisti hanno decorato ogni angolo del villaggio con i loro murales: strade, abitazioni ed edifici abbandonati. Importante però è stato il rispetto del contesto urbano e della cultura locale. Il progetto è stato ufficialmente inaugurato il 20 settembre e durerà un anno. Così ha parlato Mehdi Ben Cheikh, il direttore franco-tunisino della galleria francese: "Volevo offrire alla scena della street art un supporto nuovo" e "non c'era ancora niente nel mondo arabo a livello di street art. Era ora di cominciare". La difficoltà d'incontro tra grandi personalità artistiche, una struttura urbana differente dai canoni occidentali e il filo conduttore delle opere che doveva essere di comunione e non sopraffazione col villaggio scelto, ha portato a diversi esiti nati dal quotidiano contatto che gli artisti hanno instaurato con gli abitanti della zona e l'architettura preesistente. Tra i vari artisti si possono citare il francese Seth, caratterizzato da una scelta pittorica delicata dove emergono figure, spesso bambini, che portano a far riflettere l' osservatore sulle diverse emozioni provate dall' animo umano, in particolare la pressione energetica che scaturisce dai sogni in contrasto con un senso di solitudine che da sempre attanaglia l'uomo. Il Belga Roa invece, nei suoi murales, sfrutta le forme architettoniche per svilluparle tramite la pittura in nuovi spunti creativi, con un' attenzione particolare alla difficile condizione che vivono gli animali al giorno d' oggi che emerge in tutta la sua crudezza nei toni scuri. Infine come non menzionare l' inglese Phlegm che interagisce con gli oggetti circostanti valorizzandoli nella realizzazione dei suoi lavori, modificando il modo in cui semplici oggetti abbandonati possono diventare testimonianza di arte. Questi sono solo tre dei nomi che hanno trasformato Erriadh e mosso un passo ulteriore nell' evoluzione dell' arte di strada.