Processo a Erri De Luca

 

27 Febbraio 2015

 

Processo a Erri De Luca: rischia da 1 a 5 anni di carcere, per aver detto che “la Tav va sabotata”.

Raffronto tra le parole del poeta e quelle del Papa

 

 

Il 16 Marzo 2015 inizia il processo a Erri De Luca per istigazione a delinquere. A costituirsi contro di lui non è, come molti credono, lo Stato Italiano, bensì una ditta privata francese, incaricata di costruire la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. La LTF (Lyon Turin Ferroviaire) nel 2013 indirizza direttamente ai pubblici ministeri Padalino e Rinaudo una denuncia contro lo scrittore. Si accusa Erri De Luca d'aver dichiarato in un’intervista che “La Tav va sabotata”. Nell' opera “La parola contraria”, De Luca spiega chiaramente le ragioni della sua scelta: “La Val di Susa riceve dosi quotidiane di polveri d’amianto, sputate fuori dallo scavo…Quelli che le ricevono concentrate, addosso, per primi, sono gli operai che lavorano al cantiere e le unità in divisa impegnate a presidio” e ancora: “Ecco che quelle montagne da perforare sono anche giacimenti di pechblenda. Si tratta d’un materiale radioattivo, più concentrato dell’uranio impoverito, responsabile dei tumori dei nostri militari nei Balcani”. Nel suo libro, Erri de Luca, rivendica il “diritto al malaugurio”. Dice, testualmente: “Che la Tav possa essere sabotata, che possa non sbucare dall’altra e da nessuna parte… Che possa essere definita disastro ambientale e i suoi responsabili perseguiti per questo.” Facciamo ora un raffronto con il Papa. Il sommo pontefice Francesco ha detto che bisogna essere cauti con le parole, perché se qualcuno offende sua mamma lui gli dà un pugno. Noi romani, del resto, il cazzotto -da sempre- lo chiamiamo papagno. La sua dichiarazione è stata interpretata -da più parti- come un monito nei confronti di chi fa satira o esprime un’opinione contraria alla propria. Tuttavia, le dichiarazioni di un Papa non dovrebbero essere strumentalizzate a piacimento o convenienza. Se il Capo della Chiesa Cattolica è pronto a fare a scazzottate con chi offende sua madre, cosa farebbe contro chi la butta fuori dalla casa in cui ha sempre vissuto e che -quando lei manifesta e resiste- la prende a manganellate? Come la difenderebbe e fino a che punto? Non capite il nesso? Stiamo ancora parlando della Val di Susa, di gente che ha perso tutto ciò che aveva, di donne che -spesso- sono state buttate a terra davanti ai propri figli, mentre cercavano di proteggere le loro proprietà e le loro montagne…Anche se sarebbe meglio dire le Nostre montagne. Nessun Italiano dovrebbe sentirsi troppo distante dalla Val Di Susa e ognuno può provare a mettere i piedi fuori dal suo piccolo mondo, almeno per una volta, per capire che l’Io e l’ambiente sono legati, non sono due entità distinte. Non sto dicendo di prendere a pugni qualcuno. Non sono per la violenza -se non per legittima difesa, senza eccessi.- Nessuno si sognerebbe di processare il Papa, amato dal mondo intero, qualora un fedele, con un pugno, ferisse qualcuno. Se i cattolici non si sentono istigati alla violenza dalle parole di quello che considerano Dio in terra, perché gli attivisti No Tav dovrebbero sentirsi istigati a commettere reati dalle parole di De Luca, un poeta? Il Tribunale di Torino ha disposto per gli attivisti del Movimento ben 47 condanne, per un totale di circa 140 anni di carcere. Gli imputati sono accusati di lesioni, danneggiamento, violenza a pubblico ufficiale. Erri De Luca rischia da 1 a 5 anni di carcere, lo ripetiamo, per aver detto che “la Tav va sabotata", in quanto "danneggia l’aria, l’acqua e la terra”. Sappiamo che alcuni di voi sono a favore dei treni ad alta velocità, altri invece sono contrari alla costruzione di quella linea ferroviaria che ha squarciato montagne e distrutto una vallata. Su quell’opera ognuno ha le sue opinioni e -senza voler più entrare nel merito della questione, in questo momento, anche se è ben chiaro come la pensiamo- noi stiamo con Erri De Luca, per la libertà d'espressione e il rispetto dell' articolo 21 della Costituzione Italiana. (M.I.)

 

17/03/2015. AGGIORNAMENTI PROCESSO ERRI DE LUCA: NESSUN AUMENTO DEI REATI NO TAV IN SEGUITO ALLE DICHIARAZIONI DEL POETA

Il 16 Marzo è iniziato il processo contro Erri De Luca. L'accusa ha portato in aula Giuseppe Petronzi, dirigente della Digos, ma pare non sia riuscita a dimostrare alcuna correlazione tra gli episodi di violenza imputati al movimento No Tav e le parole del poeta. Erri De Luca ha commentato il processo sulla sua pagina ufficiale, sottolineando che l'istigazione è una prerogativa divina e appartiene ai profeti, non agli scrittori. Riportiamo testualmente le sue dichiarazioni: "16 marzo 2015, a domanda del giudice se si sia riscontrato un aumento di episodi ostili al cantiere TAV in seguito alle mie frasi incriminate del settembre 2013, il dirigente della questura di Torino risponde no. Da quando sono imputato di istigazione a commettere delitti, ammetto che qualche volta ho creduto alla fantasia dell'accusa, che mi assegnava poteri per me soprannaturali. Da lettore di scritture sacre so che l'istigazione è una prerogativa divina e investe i profeti. Loro sono scaraventati a compiere parole dettate a caldo nel loro ascolto. Dunque le mie parole incriminate non hanno prodotto nessuna variazione nel numero dei reati commessi contro il cantiere TAV. Rientro in buon ordine nelle prerogative di scrittore, di uno che può istigare lettori e non esecutori. Mi spiace di arrecare disturbo con questa incriminazione troppo ambiziosa per me e, voglio credere, per chiunque. Forse sono il primo scrittore imputato di istigazione, ci tengo a essere l'ultimo e vorrei che si abrogasse quell'articolo del codice penale di epoca fascista oppure che non venisse applicato mai più." Nel mio articolo di Febbraio avevo posto a confronto le parole dello scrittore e quelle di Papa Francesco, sottolineando il contrasto tra l'accusa e l'articolo 21 della Costituzione Italiana. Il processo è stato rimandato a Maggio. (M.I.)

 

20/05/2015. AGGIORNAMENTI

il 20 Maggio, Erri De Luca é stato ascoltato dal tribunale di Torino, in un' aula gremita di sostenitori. Il processo sarà aggiornato a Settembre.

 

19/10/2015. AGGIORNAMENTI

Siamo felici di comunicare che Erri De Luca è stato assolto, dal Tribunale di Torino, in base all'articolo 530 CPP.

 

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