In 500 marciano perché “vorrebbero prendere il treno”

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1 Ottobre 2015

 

In 500 marciano perché “vorrebbero prendere il treno”

 

 

 

Iacopo Melio ha 23 anni e studia Scienze Politiche all’Università di Firenze. Pieno d’interessi, ama l’arte, gira con la sua due ruote e ha un desiderio: prendere il treno e muoversi liberamente in città, per svolgere quelle attività quotidiane, che, in un Paese civile, devono essere un diritto inalienabile di tutti. Purtroppo, in Italia, la maggior parte degli autobus non ha le pedane, che dovrebbero aprirsi e consentire alle carrozzelle di salire. I treni e perfino molti edifici di recente costruzione, non sono a norma e hanno ancora barriere architettoniche. Iacopo non ci sta ad accettare l’ingiustizia in silenzio e dà vita a uno straordinario movimento su internet: #vorreiprendereiltreno. In breve tempo a lui si uniscono tanti ragazzi, che condividono la sua stessa condizione e nasce una Onlus per il diritto alla mobilità dei disabili. Diritto che, in Italia, è garantito dalla Legge ma non è ancora realtà. La Onlus riassume il suo lavoro in una definizione significativa: “Lottiamo con il sorriso per i diritti di tutti, contro ogni barriera”.

Le manifestazioni di solidarietà stanno arrivando da più parti: da Francesco Facchinetti, che appoggia la causa e diffonde la battaglia sulla sua pagina, a un video musicale, realizzato da Lorenzo Baglioni e la sua band, che suona e canta insieme a Iacopo Vengo anch’io di Jannacci, ironicamente riadattata, con un testo diverso, per far riflettere con un sorriso. Infine, davvero degna di nota è la “scarrozzata” di Empoli, dove cinquecento persone si sono incontrate sulla sedia a rotelle per percorrere, in una marcia senza precedenti, la loro strada fatta di ostacoli e per gridare chiaro al Paese che è arrivato il momento di abbattere ogni barriera architettonica.

(M.I.)

 

 

 

 

 

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