Il Circolo Mario Mieli denuncia

26 Febbraio 2015

IL DIRETTO

L'informazione libera

Il Circolo Mario Mieli denuncia: "disinformazione in atto nei nostri confronti, paghiamo un canone maggiore di quanto dichiarato dai giornali!"

 

 

Roma, il Circolo Mario Mieli denuncia una campagna di disinformazione in atto, riguardo il canone pagato dall'Associazione per la sede, in zona San Paolo, a Roma. Non si tratterebbe di 235,61€, cifra riportata da alcuni quotidiani nazionali, quali "Il Tempo" e "Il Giornale". L'affitto per il Circolo, secondo quanto dichiara Andrea Maccarrone, il Presidente del Mario Mieli, ammonta a 569,21€ mensili.

In altri Paesi, come il Canada, le associazioni -che operano in favore della collettività, sia essa etero oppure LGBTQ- usufruiscono spesso gratuitamente di locali messi a disposizione dal comune. Nella Capitale Italiana, invece, molte associazioni svolgono un servizio volontario di pubblica utilità e pagano anche l'affitto. Sono, pertanto, ben altre le inchieste di cui sarebbe bene, per tutti, occuparsi.

 

 

 

Riportiamo di seguito per intero il Comunicato Stampa Ufficiale del Circolo Mario Mieli:

 

In merito alla “notizia” pubblicata negli ultimi giorni dai quotidiani “Il Tempo” e “Il Giornale” circa il presunto trattamento di favore che il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli riceverebbe dall’amministrazione Capitolina sul canone di locazione della sede in via Efeso 2A, desideriamo precisare che le “informazioni” riportate dai giornali risultano essere destituite di ogni fondamento e lesive dell’onorabilità della nostra Associazione, che viene accostata a pratiche irregolari, illegittimi favoritismi o altri fenomeni di malcostume politico.

Infatti, diversamente da quanto riportato nei rispettivi articoli, l’Associazione paga un canone mensile di 569,21€ (cifra attualizzata ormai da diversi mesi e retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2013) ben lontani dai 235,61€ riportati dai due quotidiani. Anche prima di tale data, peraltro, il canone era oltre il doppio rispetto a quanto erroneamente riferito.

L’affitto è agevolato in virtù della natura di organizzazione senza scopo di lucro e di volontariato che, grazie alla Delibera comunale 5625 del 1983 (e successive integrazioni), permette di abbattere il costo del canone al 20% rispetto al valore di mercato. L’agevolazione non è dunque un regalo arbitrario dell’Amministrazione Marino alla nostra Associazione, ma un trattamento riservato a realtà qualificate che, rispondendo ad alcuni requisiti, svolgano attività sociali sul territorio comunale, spesso integrando carenze o addirittura sostituendosi ai servizi territoriali della Pubblica Amministrazione, in base ai ben noti principi di sussidiarietà. I fantasiosi confronti con i canoni di locazione pagati dei commercianti della zona, che ben conoscono il valore delle attività e dei servizi che il Circolo offre al territorio, appaiono dunque ben lontani dalla volontà di svolgere inchieste serie ed equilibrate sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale. Al contrario l’uscita di una “notizia” così spudoratamente inesatta e assolutamente non verificata, con delle pratiche lontane anni luce da quelle del buon giornalismo, sembra un modo per alimentare del becero populismo e attaccare trasversalmente la nostra Associazione e l’unica Amministrazione che la nostra città abbia visto muoversi sul concreto piano del riconoscimento dei diritti delle persone LGBT.