Massacrò di botte la sua fidanzata: il giudice gli concede uno sconto di pena

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4 Novembre 2015

 

 

Massacrò di botte la sua fidanzata: il giudice gli concede uno sconto di pena

 

 

Lo sconto di pena concesso dallo Stato a un uomo che ha quasi ucciso una ragazza, è una notizia che non avremmo mai voluto dare. Maurizio Falcioni, 37 anni, condannato il 19 Dicembre 2014 a 20 anni per il tentato omicidio della sua ex fidanzata, Chiara Insidioso Monda, 19 anni, ha richiesto ed ottenuto oggi, in data 4 Novembre 2015, uno sconto di pena. Uscirà dal carcere quattro anni prima, grazie al sistema garantista Italiano. Il 3 Febbraio del 2014, Falcioni massacrò la ragazza, molto più giovane di lui, a calci e pugni, tanto da fratturarle vari organi, sfondarle il cranio e provocarle un’ ematoma al cervello.

L’ha ridotta in uno stato di coma vegetativo che dura tuttora. Tra 16 anni, Maurizio Falcioni sarà ancora giovane e potrebbe essere in grado di nuocere di nuovo. Alla lettura della sentenza, la mamma di Chiara, Danielle, è scoppiata in lacrime, mentre il papà, Maurizio -che dal tragico giorno dell’aggressione assiste sua figlia in ospedale- ha avuto un malore ed è stato portato al pronto soccorso. Dalla sua pagina fb ha postato un articolo di giornale con la foto di Falcioni e ha scritto: “Ora sono in ospedale al S.Spirito, non ho tanta voglia di parlare, sono stanco...ora è tutto buio...vedere lui ridere e darsi le pacche sulle spalle con il suo avvocato è stato duro....ne terrò conto....tu sarai il mio motivo di vivere ancora”. È impossibile mantenere distacco di fronte alla sofferenza di una ragazza, il cui cranio non ha più la forma che aveva, a causa dei calci e dalle percosse. Chiara Insidioso è in un letto d'ospedale, in coma irreversibile, in uno stato di disabilità permanente. Pubblichiamo la foto di com'era prima dell'aggressione. Quel sorriso le è stato portato via per sempre dall’uomo che oggi è stato premiato dalla Giustizia Italiana. Amici, familiari, associazioni e singoli cittadini si erano dati appuntamento oggi alle 9 in Piazzale Clodio, per manifestare la propria solidarietà a Chiara e ai suoi. La reazione di tutti i presenti, di fronte alla sentenza è stata, comprensibilmente, di incredulità e disperazione.

(M.I.)

 

 

 

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