Dicembre 2014
Cosa fare quando il bullo è il Professore? L'essere gay c'entra con l'alimentazione?
Intervista al Professor Fernando Rigidis, psicologo e docente con esperienza pluriennale.
Come tutti i salotti buoni, anche noi non ci siamo fatte mancare l’esperto psicologo, al quale chiedere un parere illuminato sui fatti di cronaca e abbiamo la fortuna di poter intervistare uno psicologo che è stato anche docente.
Professor Rigidis, in Italia avvengono ogni giorno violenze contro gli omosessuali, da Nord a Sud senza distinzione, nei luoghi pubblici, nelle scuole… A Catania due ragazzi gay sono stati picchiati in un bar mentre facevano colazione dopo la discoteca. Cosa ne pensa?
Io penso che se fossero stati a casa loro non sarebbe accaduto nulla, è che ora c’è questa moda del cornetto all’uscita dalla discoteca, che ha portato quello che ha portato… Ai miei tempi alle cinque del mattino andavamo a prendere la ricotta fresca dal ricottaro, che era più sana! E nessuna pecora si sognò mai di darci fastidio. E la ricotta di pecora, quella sì che fa crescere forti, e uomini!
Scusi, non ho capito bene…Tutti dovrebbero mangiare sano ma non credo che una corretta scelta alimentare cambierebbe l’identità di genere o le scelte affettive e sessuali delle persone… Si spieghi meglio.
Il fatto è che ora certe femmine si fanno il capello corto, con la cresta di gallo, come i maschietti e i maschi li vedi invece che ancheggiano e sculettano come le ballerine…Il mondo si è rovesciato!
Ai miei tempi, quando non si mangiavano le merendine industriali, non accadeva tutto ciò! Le dico io che con le uova fresche alle donne passa la voglia di farsi i capelli in quel modo…
Scusi Professore ma che c’entra? In Umbria un ragazzino di soli 14 anni è stato preso a calci e insultato dal suo professore perché gay. Si tratta di un fatto gravissimo…
Sono finiti i bei tempi in cui potevamo prendere a vergate gli studenti senza finire in televisione. Che bei ricordi di gioventù… Quando li facevo inginocchiare sui ceci, davo loro delle belle bacchettate correttive sulle mani, li mettevo davanti al banco degli asini o li punivo in piedi con la testa contro il muro…E i giovinetti e le giovinette uscivano dalla mia classe belli temprati e con i ruoli ben fissati nella testa! Con qualche sano e correttivo scapaccione e schiaffone insegnavo loro le buone maniere.
E i genitori non protestavano?
Allora gli studenti stavano zitti, non dicevano niente a nessuno e se c’era qualche studente/ssa che si lamentava, a casa prendeva altri calci, dalla madre e dal padre, e se il padre non c’era glieli davo io, doppi! A cosa serve la scuola altrimenti?
L’hanno mai denunciata, Professor Rigidis?
Negli ultimi anni, in vecchiaia, qualche denuncia mi è arrivata, da qualche scapestrato! Il preside spostava di sezione lo studente, come ha fatto, giustamente, il preside Umbro con il ragazzo gay.
Come mai il Dirigente Scolastico ha spostato di classe il ragazzino che ha subito violenza, piuttosto che sospendere il Professore fino a conclusione delle indagini?
Che vi credete che solo la vostra lobby omosessuale esiste? Anche noi persone normali abbiamo le nostre lobbies.
Possibile che in tanti anni nessuno abbia saputo consigliarla, farle capire che sbagliava?
Quando sono andato dal mio avvocato a protestare, lui mi ha detto: “Fernà! Qua i tempi so’ cambiati, non puoi più dare le tue sane vergate correttive. Gli studenti non li puoi più menare, prendere a calcioni e neanche gli puoi più strillare che sono ricchioni!! Lo so, è assurdo, sconveniente, ma vogliono essere così: froci, lesbiche, transessuali e non vogliono più essere guariti!” Quindi sono andato tranquillamente in pensione, dopo una lunga e onorata carriera.
Cosa può fare uno studente quando il bullo è il professore?
Guardi, da che mondo e mondo il professore raddrizza gli studenti maschi e la professoressa raddrizza le femmine, sempre parliamo di docenti bravi, si intende! Sto termine “bullismo” derivato dall’America è una fesseria… Le sane vergate e i sani insulti che fanno crescere ci sono sempre stati nelle scuole, solo che prima non si chiamavano “atti di bullismo”. Abbiamo sempre annullato lo spirito di ricerca e l’orgoglio identitario negli studenti, al fine di farne bravi cittadini. Lo studente non deve parlare con nessuno di quanto subisce e il professore così può continuare a esercitare la sua forza oppressivo educativa, che è fondamentale per la crescita. Sapesse quanti miei studenti sono poi diventati uomini influenti della finanza e della politica… Ce ne stava uno che era il più ricchione di tutti… Oh l’ho addrizzato così bene che si è sposato con una donna ed è diventato non soltanto un politico, ma pure amico del Papa!
Professor Rigidis lei mi lascia senza parole… Ma è stato mai con le sentinelle in piedi, quelli che si mettono a leggere la bibbia in silenzio, in piazza, per protestare contro i gay?
Ci ho provato, ma dopo qualche minuto mi sono dovuto sedere per via della sciatica. Per fortuna là c’erano tanti giovini sani, in grado di continuare le tradizioni.
E dei matrimoni gay cosa ne pensa?
Ma stiamo scherzando? Allora vediamo di sposare al cane e al gatto e al pesce rosso…
Scusi ma il cane, il gatto e il pesce rosso non pagano le tasse e non hanno bisogno dei nostri riti per sposarsi, si sposano a modo loro! Qui parliamo di persone, di diritti civili…
Senta scusi, ora civilmente le dico che non ho più tempo, devo andare a cucinare le orecchiette col finocchio, ne vuole un po’?
Meglio cambiare discorso infatti. Prof. Rigidis, visto che lei è anche un bravo cuoco, oltre che un docente psicologo, che ne pensa se nella pasta con la salvia mettiamo l’olio extravergine di oliva, al posto del burro?
E no! Non lo accetto assolutamente! Ma che vi scorreggia il cervello?! Si chiama pasta burro e salvia, altrimenti si sarebbe chiamata pasta olio e salvia! Non è che ora potete cambiare tutto!
Scusi, ma il burro mi risulta pesante, che fastidio le dà se io la pasta me la mangio con l’olio?
Dà fastidio eccome, non potete fare sempre tutto quello che vi pare! Già il mondo si estinguerà per via dei gay, le ricette non ce le dovete toccare!
E il riso nero?
Beh se anche i negri vogliono ridere, sotto le feste lasciamoli pure fare, del resto…Finché ridono che male ci fanno?
Mi riferivo al riso nero che si mangia…Buone Feste Professore! Con le ricette tradizionali…
Sempre!
Noi, come sapete, non riceviamo fondi e questo è l’esperto Psicologo Professore che ci siamo potute permettere…Ma dai sondaggi pare proprio che piaccia alla maggioranza degli Italiani.
(M.I.)
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