My bed, di Tracy Emin, potrebbe essere un falso.

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Gennaio 2015

 

 

My bed, di Tracy Emin, potrebbe essere un falso

 

di Simone Perrotti

 

 

Il "letto di Tracy Emin" conosciuto come "My bed" è stato venduto da Christie's 6 mesi fa per 2 milioni e mezzo di sterline (circa 3 milioni di euro). L'opera è un grande e vero letto sfatto dove l'artista concettuale inglese, Tracy Emin, sostiene di aver passato quattro giorni e quattro notti disperate, dopo che è stata lasciata dal fidanzato. Questo come testimoniano i resti di cibo, i profilattici sparsi tra le lenzuola e le macchie di alcool sulle coperte. Il letto venne esposto per la prima volta come opera d'arte nel 1999, alla Tate Gallery, poiché tra le opere selezionate per il Turner Prize (il più importante premio di arte contemporanea annuale inglese, riservato ad artisti britannici al di sotto dei 50 anni di età, che via via nel tempo si è aperto sempre più all' arte concettuale). L'opera si è subito posta all'attenzione dei media e degli esperti d'arte. Anche se non ha vinto il premio, ha guadagnato fama duratura. Notevole scandalo è nato per le secrezioni corporee e per la presenza, nella parte di pavimento adiacente, di vari oggetti della camera dell' artista, caduti lì durante questo periodo di delirio amoroso. L'opera è stata dapprima comprata dal londinese Charles Saatchi per la sua galleria d'arte contemporanea a 150mila sterline ma nel maggio 2014 la mise all' asta, guadagnando a luglio 2,5 milioni di sterline. Ma il Professore Martin Kemp, docente di storia dell' arte (e uno dei massimi esperti di Leonardo da Vinci) ha posto il dubbio che l'opera sia un falso, creato ad hoc, e non un vero letto rimasto intatto dopo questi giorni di supplizio dell' artista. Infatti, secondo il Prof., non ci sono segni evidenti di pressione di un corpo sui cuscini e sulle lenzuola, inoltre l'ha insospettito che i rifiuti non emanino ancora cattivo odore. Infine, ha notato che i rifiuti erano in posizioni diverse ogni volta che il letto veniva esposto in vari eventi d'arte, prima che venisse messo all' asta. Le sue tesi sono ora al vaglio degli specialisti, ma il dubbio che il letto sia davvero una reale testimonianza di malessere della donna e non un' opera d'arte creata apposta, si è ormai diffuso. Viene spontaneo domandarsi se sia lecito speculare su un dolore reale, che in molti vivono durante la loro esistenza.