1 Giugno 2015
La polizia russa arresta manifestanti durante il gay pride.
“Il processo è stato una farsa” accusa uno degli attivisti, condannato a 10 giorni
La polizia di Mosca ha fermato e condotto in caserma almeno 20 attivisti, durante il Moscow gay pride 2015, organizzato nella capitale russa. Una legge impedisce infatti agli attivisti di manifestare liberamente, perché qualsiasi evento che parli dei diritti gay viene considerato “propaganda omosessuale ai minori”. Uno degli organizzatori del gay pride di Mosca, Nikolai A. sulla sua pagina ufficiale, prima di essere condotto in prigione, scrive: “Mi hanno picchiato e arrestato. Forse mi hanno rotto un dito. Il processo è stato una farsa e mi hanno condannato a dieci giorni di prigione.” Nikolai era già stato arrestato dalla polizia russa durante un gay pride nel 2012. (M.I.)