2 Luglio 2015
Mafia capitale 2: ecco la vera lista degli indagati
Abbiamo aspettato a pubblicare la lista degli indagati nell’inchiesta “Mafia Capitale 2”, perché non c’interessa arrivare sempre subito, ma arrivare alla verità dei fatti e fare soltanto i nomi delle persone effettivamente indagate. Non siamo la voce di nessun partito politico. Non abbiamo mai ricevuto finanziamenti e non ci muove alcun interesse che possa far comparire uno piuttosto che l’altro. Ricordiamo anche che, per la legge Italiana, si è colpevoli soltanto in seguito a un processo, indipendentemente se vi siano arresti preventivi. Un dato, senza dubbio, colpisce. Gli incriminati spaziano tra diversi schieramenti politici: Pd, Centro Democratico, Forza Italia. Si evidenzia pertanto una supposta rete di collaborazione tra gli stessi soggetti criminali e i diversi partiti politici.
Di seguito la vera lista degli indagati, in ordine sparso.
GIANNI ALEMANNO
L’ Ex sindaco e consigliere comunale di centrodestra respinge ogni accusa. Risulta agli atti indagato, per scambio di voti. Secondo la procura, Buzzi si sarebbe rivolto a esponenti della ’Ndrangheta per procurargli i voti, ai tempi della sua candidatura. Alemanno dichiara di non aver mai chiesto voti a nessuna organizzazione criminale.
MAURIZIO VENAFRO
Il Capo di Gabinetto del Presidente Zingaretti è indagato, con l’accusa di aver gestito la trattativa su un appalto sanitario in modo illecito.
MASSIMO CAPRARI
Il consigliere comunale del Centro Democratico è attualmente detenuto in carcere, per presunti illeciti di bilancio, riconducibili a rapporti con Buzzi.
MARIO COLA
Il dipendente del Dipartimento Patrimonio del Comune di Roma è attualmente agli arresti domiciliari, per avere consigliato a Buzzi e ai suoi di occupare abusivamente degli immobili. Cola avrebbe poi legittimato l’occupazione, garantendo a “mafia capitale” un canone di locazione assai più basso rispetto a quello di mercato.
MIRKO CORATTI
Il Consigliere comunale del Pd ed ex presidente dell’Assemblea Capitolina è -al momento- in carcere per corruzione aggravata e finanziamento illecito.
MARCO VISCONTI
L’ex assessore all’Ambiente della Giunta Alemanno è indagato per finanziamento illecito. La procura lo accusa di avere ricevuto da Buzzi centinaia di migliaia di euro “per la vendita della sua funzione e per il compimento di atti contrari al suo ufficio”.
LUCA GRAMAZIO
Il capogruppo regionale di Forza Italia è -nel momento in cui scriviamo- in carcere, con l’accusa di avere svolto un ruolo di mediazione e collegamento tra l’organizzazione criminale e le istituzioni.
GIORDANO TREDICINE
Il Consigliere comunale di Roma e vice coordinatore romano di Forza Italia è al momento agli arresti domiciliari, accusato di corruzione aggravata. Da un’intercettazione, risulterebbe la seguente dichiarazione di Buzzi: “Ah Giordà, se nun t’ arrestano diventerai primo Ministro!”
GIOVANNI QUARZO
Il Consigliere comunale di Forza Italia e presidente della Commissione Trasparenza è stato indagato già nella precedente inchiesta su Mafia Capitale. Carminati avrebbe organizzato parte della sua campagna elettorale, secondo l’accusa.
DANIELE OZZIMO
L’ ex assessore alle Politiche Abitative della Giunta Marino risulta già indagato per corruzione aggravata ed è al momento in carcere. Secondo la procura avrebbe ricevuto finanziamenti illeciti da Buzzi per l’ultima campagna elettorale.
PIERPAOLO PEDETTI
Il Consigliere comunale del Pd e presidente della Commissione Patrimonio è attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli, con l’accusa di avere messo le politiche abitative e i progetti speciali al servizio di mafia capitale.
ANDREA TASSONE
Il Presidente del X Municipio Ostia è -attualmente- agli arresti domiciliari con l’accusa di aver ricevuto finanziamenti illeciti da Buzzi, Carminati e Testa.
CALOGERO NUCERA
Il capo segreteria di Francesco D’Ausilio e collaboratore dell’assessore all’Ambiente Estella Marino, è indagato per atti illeciti compiuti in vece di D’Ausilio.
FABIO FIGURELLI
L’ex membro della presidenza dell’Assemblea Capitolina è attualmente detenuto in carcere, per corruzione aggravata e finanziamento illecito.
(M.I.)