L'Associazione Antimafia Rita Atria, non vuole Mattarella Presidente

Gennaio 2015

IL DIRETTO

L'informazione libera

L'Associazione Antimafia "Rita Atria" non vuole Mattarella Presidente

 

31/01/2015

L'associazione Antimafia Rita Atria non vuole Sergio Mattarella Presidente della Repubblica Italiana. Sulla sua pagina fb si legge: "Sergio Mattarella testimoniò a favore di Vincenzo Culicchia, Sindaco di Partanna per 30 anni. Lo stesso sindaco denunciato dalla nostra Rita Atria. Culicchia è stato assolto, dal punto di vista giudiziario non possiamo condannarlo, ma dal punto di vista politico e morale, SI." In un'intervista al giornale "L'Ora", Nadia Furnari, portavoce dell’Associazione Rita Atria, motiva il suo rifiuto per quella che “è stata una pratica diffusa tra i democristiani di quei tempi: si difendevano a vicenda”. E aggiunge: "Il fatto che Sergio Mattarella si sia messo a garante della moralità di Culicchia ci lascia veramente molto perplessi e per questo oggi non lo vogliamo come Presidente”. Dopo la morte di Rita Atria, e l’assoluzione da tutte le accuse, Vincenzo Culicchia aderì alla Margherita, e poi al Pd. Venne rieletto sindaco di Partanna e diventò deputato regionale e vicepresidente della Provincia Trapanese. Chi era invece Rita Atria? Una diciassettenne coraggiosa, che sfidò la mafia e perse la vita in quello che è passato alla storia come un suicidio (anche nel caso di Peppino Impastato dissero che si trattava di suicidio, all'inizio). La Atria -vittima di mafia e testimone di giustizia- morì una settimana dopo l'uccisione di Paolo Borsellino, che l'aveva aiutata e al quale la ragazza era legatissima, "come a un padre". La mafia aveva ucciso suo padre, suo fratello e infine il Giudice che fino a quel momento l'aveva protetta. Di seguito le parole che Rita Atria diffuse prima di morire: "Culicchia è solo un assassino truffatore, ma naturalmente le parole di una diciassettenne non valgono nulla. Io per i giudici sono solo una ragazzina che vuol fare giustizia e lui un uomo che interpreta benissimo la parte del bravo e onesto onorevole. Io non potrò più vivere, ma lui continuerà a rubare, e a nascondere che è stato lui a far uccidere Stefano Nastasi. Già... come sempre vince chi è più bravo a truffare nella vita!" Rita Atria aveva accusato Culicchia di essere il mandante dell’omicidio di Stefanino Nastasi, vicesindaco del paesino trapanese, Partanna, assassinato nell’ 83. Queste, ancora, le parole della giovanissima testimone di mafia: "L'omicidio fu voluto da Culicchia, che temeva sia di perdere la poltrona di sindaco sia che Nastasi rilevasse i suoi intrallazzi”. Vincenzo Culicchia fu prosciolto da quest'accusa per insufficienza di prove. Sergio Mattarella, interrogato dal pm Massimo Russo nel processo per associazione mafiosa all'ex sindaco di Partanna, assicurò che l’atteggiamento di Vincenzo Culicchia era sempre stato di “opposizione e contrarietà alla mafia”. Nadia Furnari, portavoce dell'Associazione per la lotta Antimafia, afferma infine: "Bisogna finirla di dire che l'Antimafia è quando si ricordano le persone morte. Quelle persone le ricordiamo se ricordiamo chi hanno denunciato e quali sistemi cercavano di colpire. Viceversa si fa solo retorica." (M.I.)

 

AGGIORNAMENTI: Laura Boldrini, presidente della Camera, dopo lo spoglio dei voti del quarto scrutinio, ha proclamato Sergio Mattarella presidente della Repubblica Italiana. Ha vinto con 665 voti, tra gli applausi generali -ad eccezione, pare, dei deputati 5 stelle-. Al nuovo Presidente sono arrivati gli auguri del Papa, che scrive: "Auguri che possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio dell'unità". A complimentarsi con il neo eletto anche il Presidente uscente, Giorgio Napolitano. Il premier Matteo Renzi twitta: "Buon lavoro Presidente Mattarella, Viva l'Italia!